All'epoca dell'uso ed abuso dei social media, dei contenuti virtuali spesso di scarso valore sociale e sociologico in cui il motto latino "Mens sana in corpore sano" sembra aver perso di significato, diviene ancor più importante sottolineare la necessità' di educare i giovani e i giovanissimi alla cultura dello sport come valore formativo per una crescita armonica.

Perché è importante l'allenamento nell'adolescenza

Silvia Matta e sua figlia Diana.

 

 

Da genitore di una ragazza adolescente, da atleta e appassionata di fitness e allenamento con i sovraccarichi, ho dunque piena ed assoluta consapevolezza di come incoraggiare uno stile di vita sano, nel quale l'esercizio fisico giochi un ruolo di primo ordine, possa contribuire al mantenimento di uno stato di salute ottimale e soprattutto alla formazione di una coscienza critica nel ragazzo, che lo porti a scelte di prevenzione di quelle che potrebbero essere gravi problematiche di salute nel prosieguo della sua vita.

 

Le indicazioni di vita apprese durante l'infanzia hanno, infatti, maggiore probabilità di diventare parte integrante del bagaglio culturale e di valori e di rimanere, dunque, con l'individuo fino all'età adulta.

L'esercizio costante può quindi contribuire alla prevenzione di condizioni patologiche, ma ahimè, oggi assai diffuse, come l'obesità, l'ipertensione, il diabete.

 

Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono essere assolutamente più difficili da mettere in atto quando una persona invecchia. Il modo migliore per promuovere uno stile di vita sano è quello di coinvolgere l'intera famiglia, iniziando dall'infanzia o preadolescenza. Quello dell'opportunità o meno di educare i ragazzi all'allenamento della forza, è stato un argomento dibattuto lungamente e in sedi autorevoli, per svariati anni.

 

Oggi la ricerca scientifica applicata in maniera empirica anche e soprattutto attraverso il supporto di esperti e professionisti del settore, in accordo multidisciplinare, ha finalmente dimostrato in maniera inequivocabile come l'allenamento della forza in età  prepuberale ed adolescenziale, ovviamente se programmato in maniera razionale, a lunga scadenza e da professionisti qualificati, costituisca un valido supporto allo sviluppo delle capacità motorie del ragazzo come alla sua crescita in termini di maturazione psicologica, capacità' di socializzazione e di acquisire sicurezza personale e interpersonale.

 

Alfabetizzare i giovani all'uso del proprio corpo, insegnando come eseguire in maniera corretta determinati movimenti, può inoltre contribuire alla prevenzione di infortuni e allo sviluppo di qualità specifiche come la forza in tutte le sue accezioni, la velocità, l'equilibrio, la propriocezione, oltre ovviamente ad acquisire abilità che saranno utili al giovane atleta nel momento in cui vorrà specializzarsi in un gesto atletico specifico ed in una attività' sportiva ben definita.

 

Gli allenamenti da proporre agli adolescenti dovranno essere vari e andare a stimolare il più possibile tutte le capacità condizionali e coordinative senza specializzarsi precocemente in nessun sport particolare onde evitare lo sviluppo di paramorfismi.

 

Pesi per gli adolescenti - i kettlebell

 

L'allenamento in palestra si inizia già da adolescenti. Nella foto il Maestro Valerio Risa con Diana.

 

 

L'età anagrafica del ragazzo riveste un ruolo fondamentale nella scelta dell'allenamento. Prima dei 14 anni è bene che l'allenamento sia divertente e proposto sotto forma di gioco, eventualmente facendo uso di esercizi a corpo libero o con oggetti tipo palle mediche.

 Solo dopo questa età, l'adolescente potrà cominciare ad utilizzare dei veri sovraccarichi e sempre attraverso movimenti che esplorino tutti i piani di lavoro.

 

La nostra giovane atleta Diana è nell'età perfetta per cominciare ad utilizzare dei sovraccarichi e il kettlebell, nello specifico, si presta in maniera eccellente per sviluppare le sue abilità a 360 gradi.

Il kettlebell è uno strumento altamente versatile che offre parecchie soluzioni di utilizzo. La caratteristica di avere il baricentro spostato di 6 8 cm rispetto alla presa (a differenza di un classico manubrio), fa sì che l'atleta debba necessariamente ricercare la precisione assoluta del movimento, assumendo una postura più rigida e coinvolgendo tutti i muscoli, in particolare quelli del CORE, e migliorando la meccanica degli schemi motori.

 

In collaborazione con il Maestro Valerio Risa, tecnico FMS (functional movement system) e istruttore AIF-FIPL  di livello 2,che ha materialmente condotto Diana all'acquisizione della corretta esecuzione dei movimenti proposti, la nostra giovane atleta ha aggiunto al proprio bagaglio di cultura del gesto atletico, due degli esercizi fondamentali nell'allenamento con i kettlebell, lo stacco da terra e lo swing.

  • Lo stacco è altamente didattico per far comprendere all'adolescente (e non solo), come sollevare oggetti di un carico importante da terra, imparando la giusta tecnica di accosciata, mantenendo inalterate e protette le curve fisiologiche della colonna vertebrale.
  • Lo swing, è invece, parlando di allenamento con i kettlebell, l'esercizio più noto in assoluto, in cui la forza esplosiva prodotta dai muscoli estensori delle anche, viene trasferita agli arti superiori. In tal senso, la muscolatura del core, fungendo da stabilizzatore, gioca un ruolo assolutamente chiave, venendo a sua volta rinforzata dal gesto atletico stesso. Lo swing agisce inoltre sulla frequenza cardiaca e sull'intera catena cinetica posteriore (glutei, bicipiti, femorali, polpacci e muscolatura della schiena).

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