La frase più ricorrente per chi si approccia al mondo dei pesi è:
"il preparatore mi ha detto di fare così!"
Tutti la pensano a proprio modo sebbene nessuno la pensi come gli altri tanto da ridicolizzare il bodybuilding stesso nella sua sostanza.
Ma partiamo dalle basi.

Il bodybuilding dal mio punto di vista

E' la disciplina sportiva finalizzata al miglioramento estetico di chi la pratica che poggia sul sapere di scienze molteplici: chimica, fisica, anatomia, medicina sono solo le principali e fondamentali.
Il termine disciplina enfatizza l'aspetto empirico di reiterazione di stesse condotte con cadenza costante e nel lungo periodo.
Scienza è un insieme di regole astratte che spiegano sul piano teorico il perchè del fenomenico: dunque qualcuno ha osservato la realtà e ha estrapolato delle leggi assolute che ne regolano il funzionamento.

Ma se il bodybuilding si fonda sulla scienza perchè tanta approssimazione?

  1. Le scienze da applicare sono molteplici e parimenti importanti.
    Tutti saprete che il bodybuilding assorbe la vita di chi lo pratica a 360 gradi.
    Il risultato necessita non solo di allenamento ma di tante regole al di fuori della sala pesi come alimentazione, integrazione, riposo

  2. Troppo spesso si pone enfasi eccessiva sull'aspetto pratico e meno su quello teorico.
    Della definizione si rimarca il termine disciplina per dare minore importanza a quello di scienza.
    Quindi si interpreta il miglioramento esclusivamente come frutto della costanza senza alcun interesse per la motivazione delle proprie condotte e la loro ragion d'essere.
    E' il caso di chi mangia solo una tipologia di alimenti e dimagrisce ma tutti siamo a conoscenza delle ripercussioni in termini di salute che questo provoca.
    In parole povere: il singolo fa di testa propria, vede un minimo di risultato e tramuta quel dato in verità assoluta.
    Così nascono le mode alimentari o sportive tanto in voga ma altrettanto caduche (diete del minestrone, diete dissociate ecc).
    Anche la scienza nasce dal reale ma tramite una visione oggettiva e non soggettiva dello stesso.
    Chi legifera astrae regole dal fenomenico e del fenomenico stesso osservandolo dal di fuori.
    E' una voce fuori campo con un approccio totalmente diverso da quello di chi è giocatore ed arbitro allo stesso tempo come per la maggior parte dei trainers.

  3. La difficoltà nella scelta della regola nasce dalla diversità della casistica.
    Una regola vige a parità di condizioni e quì amo portare l'esempio del fiore che può nascere e crescere solo se le condizioni ambientali e climatiche sono adeguate.
    Dovremmo prima osservare "l'environment" per sapere se possiamo piantarlo o se dovremmo optare per altre tipologie.
    E quì noto le più grandi lacune di un'altra categoria di tecnici; quelli che sempre più spesso si trincerano nel teorico perdendo totalmente di vista chi hanno di fronte.

Quante volte vi siete trovati da inesperti ad avere programmi di allenamento identici a quelli di persone con fisicità ed esigenze opposte alle vostre?
Se, dunque, alcuni senza cognizione di causa fanno della propria esperienza legge altri applicano indistintamente ciò che hanno appreso dai libri.

E' quanto accade quando donne e uomini hanno programmi identici o sono trattati come due mondi opposti.
Entrambi gli approcci sono sbagliati: siamo della stessa specie ma divergiamo per genere.
Esisteranno allora regole valevoli per entrambi così come peculiarità che meritano il giusto peso.
Si prediliga allora l'approccio scientifico pur sempre muovendo dal dato reale perchè la scienza stessa ne trae origine e ragion d'essere per negare invece l'approccio di chi vuole che conti soltanto l'esperienza senza alcun fondamento scientifico.
Un brocardo antico non a caso recitava in medio stat virtus.

Questa vuole essere l'introduzione ad una serie più ampia di articoli, soprattutto, indirizzati al pubblico femminile.
Lo scopo è, in primis, quello di esplicare come noi del Team Yamamoto intendiamo rivoluzionare il metodo di approccio al bodybuilding affinchè l'opinabile e il non obiettivamente vero o qualitativo non faccia più parte dello stesso.
Dimostreremo così che anche il bodybuilding può essere razionale e logico ed assurgere al rango scientifico muovendo dal suo bagaglio di vissuto con l'ambizione di nuovi orizzonti per il futuro.
Lo stesso mood con cui vengono concepiti i nostri integratori.
Un integratore di qualità è efficace e per esserlo nasce in laboratorio da cognizioni e con procedimenti scientifici.
Un integratore è qualitativo o no senza mezzi termini per dato oggettivo (le materie prime usate, la sua formulazione e questo non è sopperibile con nessuna campagna pubblicitaria che i fatti smentiscono pietosamente) ma viene pur sempre concepito con occhio attento alla realtà e alle sue sfaccettature come le tipologie di fruitori e le loro esigenze.
In questo quadro l'universo femminile merita di non essere ritenuto marginale e di ricevere il giusto afflato.
Per estremismi del passato la donna bodybuilder era ritenuta esempio di bruttezza e mascolinizzazione.
Quello che noi intendiamo fare è confutare il preconcetto che il bodybuilding "renda uomini" e dedicarci alla donna con integratori appositi in modo sostanziale e non soltanto nel packaging ma preservandone ed esaltandone la bellezza!
Il nostro percorso insieme mirerà ad enfatizzare la femminilità con allenamenti ad hoc e l'impiego dei giusti integratori.
Vi mostrerò in prima persona, tramite teoria e pratica, ricorrendo a casistiche concrete della mia esperienza da trainer che muscoli e bellezza sono complementari sempre con attenzione al benessere e a risultati duraturi.
Muscolatura e bellezza sono secondo il nostro punto di vista la nuova frontiera in cui benessere e bellezza si incontrano perchè per noi nessuna apparenza ha valore senza sostanza ed è così che concepiamo i nostri supplementi.
Ciò che comprate è esattamente quello che leggete!