L’Aframomum melegueta appartiene alla famiglia delle zingiberacee, come il ben più noto zenzero. È conosciuta come Grani del Paradiso, Maniguette, ma anche con il nome di Pepe di Guinea.

 

L’utilizzo empirico dei grani di questa pianta nell'Africa occidentale ha come obiettivo principale la sfera digestiva e intestinale, ma le ricerche recenti hanno messo in evidenza altre proprietà benefiche di questi grani, in particolare nell'ambito della diminuzione di peso, tanto da inserirli negli integratori di più ultima generazione. Studi clinici molto interessanti hanno confermato che l'assunzione di tale derivato vegetale contrasta gradualmente l'accumulo dei grassi attaccandosi al grasso corporeo già esistente.


Questi effetti sono strettamente legati alla presenza di un composto fenolico attivo, il “6-paradol”, e ad altre sostanze aromatiche che richiamano un po’ la composizione dello zenzero, come il 6-gingerolo e il 6-shogaol. Ma è il 6-paradol ad essere stato identificato come la sostanza principale responsabile della sua azione letteralmente termogenica. Questo composto attivo viene perfettamente assorbito dalla barriera intestinale e, grazie all'attivazione del nervo simpatico, innesca l'attività termogenica. La ricerca (sull'uomo) sta dimostrando il potente aumento della termogenesi grazie alla capacità di trasformare il tessuto bianco adiposo a tessuto adiposo bruno (BAT), con maggiore controllo sulla glicemia ed intaccando l’antipatico grasso viscerale.

 

Ricordiamo come questo tessuto adiposo sia nemico del sovrappeso e dell'obesità, tendenzialmente “infiammatorio”. I grani del paradiso stimolano lo smaltimento dei grassi attraverso la"termodispersione", senza alcun disturbo al sistema nervoso o alla frequenza cardiaca tipico dei più classici agenti termogenici. Con il suo meccanismo, così il tessuto adiposo bruno brucia l'eccesso di grassi per produrre calore, ed i Grani del Paradiso possiamo definirli come grandi attivatori di questo fisiologico sistema termogenico (termodispersione).