Gli integratori alimentari, in generale, devono essere visti come supporto e completamento, qualora necessario, rispetto ai nutrienti ingeriti con l’alimentazione.


In sport con modello di prestazione complesso ed estremamente intenso come MMA (Mixed Martial Arts) e sport da combattimento, gli integratori alimentari possono rappresentare un grande aiuto per raggiungere la massima performance.

 

Supplementi proteici a base di whey protein

L'intensità generata da una seduta di allenamento, che sia MMA o altro sport da combattimento, spesso porta ad un dispendio calorico molto alto, con un consumo elevato di carboidrati, al punto tale da rischiare di intaccare le proteine muscolari per scopo energetico (gluconeogenesi).

Se l'alimentazione non è ben sostenuta e somministrata all’atleta che svolge la performance, e se lo stesso non assume i carboidrati specifici – liquidi - durante l'allenamento, il rischio di catabolizzare proteine muscolari con conseguente calo non solo dei muscoli ma anche della performance è concreto, e può compromettere anche il recupero muscolare post-performance.

L’utilizzo di un’integrazione proteica adeguata dopo una seduta di MMA o sport da combattimento aiuterà quindi l’atleta nel supportare la riparazione dei tessuti muscolari danneggiati dall'allenamento.

Questo effetto di “recovery” sarà sinergicamente potenziato dal ripristino delle scorte di glicogeno consumate, grazie alla introduzione di carboidrati preferibilmente semplici - o come quelli ad alto peso molecolare - di nuova generazione. Le proteine ideali da utilizzare in tale circostanza saranno le whey a scambio ionico, una delle migliori fonti ingeribili in termini di digestione, assimilazione e assorbimento.

Glutammina

Per il cinquanta per cento circa, la glutammina rappresenta l'amminoacido maggiormente presente nel tessuto muscolare. Durante allenamenti intensi i livelli di questo importante amminoacido calano tantissimo, rallentando così i processi di recupero e di adattamento.

La supplementazione nell'immediato post allenamento agisce come potente anti-catabolico e idratante cellulare, e ha una grande importanza – anche se non va dimenticato il suo ruolo di trasportatore di azoto nelle cellule muscolari e al sistema immunitario, spesso provato dallo stress intenso -.

Creatina

La creatina si forma dalla combinazione a livello epatico di tre amminoacidi, arginina, glicina e metionina.

La creatina è sicuramente l'integratore più famoso degli ultimi anni, per via della sua grande utilità e funzione in campo sportivo, tanto da risultare l'integratore più studiato e con maggior numero di pubblicazioni a livello scientifico. Il nostro organismo usa un composto chiamato adenosintrifosfato (più noto come ATP), che è rapidamente disponibile, come fonte di energia, per cui quando serve una forte spinta energetica (come quando si sollevano dei pesi, si danno calci e pugni o si lotta a terra), questa arriva proprio dall'ATP.

Il problema è che i muscoli contengono ATP per una durata di circa 10-15 secondi, per cui la creatina entra in azione supportando questa esigenza di fornire più substrato energetico e prolungare la durata dello sforzo intensivo. Il fighter potrà quindi allenarsi ad un livello di intensità maggiore, ottenere più forza contrattile dei muscoli ed esplosiva, per un periodo di tempo prolungato, tutte caratteristiche sicuramente di grande vantaggio per qualsiasi combattente.

Carboidrati

Macronutriente chiave dal punto di vista energetico, i carboidrati sono la fonte di energia preferita dall’organismo. Quando ci si allena, è necessario farlo con adeguati livelli di scorte muscolari ed epatiche, che poi dovranno essere adeguatamente rifocillate post seduta di allenamento, per favorire  processi di recupero più rapidi.

Oltre a quelli introdotti con una corretta alimentazione, in relazione all’intensità dell’allenamento svolto, potrebbe essere utile inserire nella propria routine bevande a base di carboidrati liquidi. Questo va fatto scegliendo in modo intelligente tra le tantissime variabili presenti sul mercato: dal glucosio alle maltodestrine (quindi di vecchia generazione), fino ai carboidrati ad alto peso molecolare velocissimi da assorbire, per averli in circolo nel sangue durante l’allenamento (un esempio è rappresentato dalle ciclodestrine, da assumere a sorsi durante la seduta), in modo da poter sostenere costantemente lo sforzo, con un graduale rilascio ai muscoli.

Caffeina

La caffeina è indubbiamente l'elemento stimolante più usato al mondo. La possiamo trovare in varie forme: come bevanda, come integratore, nei drinks energetici o anche nel cioccolato.

Dopo la sua assunzione, può arrivare ai massimi livelli circolanti nel giro di un'ora (o anche meno), con effetto stimolante a livello cerebrale, provocando un rialzo di pressione, battito cardiaco, produzione acido gastrica e favorendo la mobilitazione degli acidi grassi.

Per i suoi tanti effetti, ma soprattutto per la sua attività di stimolante ergogenico, che favorisce la performance, la caffeina viene utilizzata moltissimo da alcune categorie di sportivi come i fighters.

Molto importante è la sua capacità di mobilitare gli acidi grassi dalle scorte di accumulo, favorendo il loro utilizzo a scopo energetico, risparmiando allo stesso tempo prezioso glicogeno muscolare (ed epatico), e quindi aiutando il prolungarsi della potenzialità di durata dello sforzo con minor fatica. È importante tener presente che questo risparmio è cruciale, soprattutto nei primi quindici minuti della prestazione.

Questa potente sostanza però trova diverse risposte soggettive: certe persone possono infatti subire alcuni dei disturbi tipici dati dalla caffeina, tipo pessima qualità del sonno, disturbi gastrointestinali, sensazione di affaticamento, mal di testa, eccesso di ansia e crampi muscolari.

Beta-alanina

Negli ultimi tempi la beta-alanina ha trovato molti consensi nel panorama degli sport di resistenza, come pure negli sport da combattimento. La sua utilità è legata al fatto di essere un aminoacido precursore del dipeptide carnosina, fondamentale quindi per la produzione di carnosina.

La carnosina è coinvolta nella regolazione del pH muscolare, per cui agisce come tampone, neutralizzando gli ioni di idrogeno accumulatisi durante un’attività fisica intensa, che impediscono ai muscoli di contrarsi nella maniera migliore, generando come conseguenza stanchezza muscolare e riducendo la forza della capacità di prestazione.

Grazie ad una maggior concentrazione di carnosina nei muscoli, è possibile prolungare le sedute di allenamento e renderle più intense.

Conclusioni

Questi sono solo alcuni degli integratori di grande utilità e di comune utilizzo nel mondo degli sport da combattimento come MMA.

Al giorno d’oggi il fighter è un atleta che si impegna su più fronti, allenandosi in diverse discipline e abbinandole conpotenziamento e tanto lavoro di condizionamento aerobico.