MCU-20® Yamamoto® è l’innovativa formulazione di integratori che garantisce l’assimilazione del 100% dei principi attivi

MCU-20® nasce dai laboratori Yamamoto® per permettere la massimizzazione del traporto e dell’assorbimento dei principi attivi contenuti negli integratori. L’obiettivo, infatti, è raggiungere indenni il target, al meglio della biodisponibilità degli elementi ed in modo da ottimizzarne l'effetto.

La microincapsulazione è una tecnologia già nota e presente nel mondo del food e del farmaceutico e in questo ambito ha permesso una importante svolta: ha consentito il superamento di limiti che condizionavano la biodisponibilità di molte molecole utilizzate dal mondo dell'integrazione alimentare.

Sappiamo bene che molte materie prime comunemente utilizzate per la produzione di supplementi presentano limiti di varia natura. Per esempio, possono subire una degradazione nel tratto gastrointestinale a causa di condizioni "ambientali" o della scarsa solubilità della materia (che può formare dei precipitati che non riescono a essere assorbiti completamente). Questo significa spreco di materie prime e di principi attivi, a fronte di un corrispondente spreco economico non indifferente per il consumatore finale.

Microincapsulazione: come nasce

Per comprendere a fondo l’utilizzo di questa metodica produttiva e qual è la vera innovazione che porta con sé è necessario prima capire storicamente le sue origini e diffusioni.

La tecnologia della microincapsulazione infatti nacque nel corso del Novecento, più precisamente a metà degli anni ’20, e le prime applicazioni riguardarono la microincapsulazione di oli con gomma di acacia e gelatina tramite il processo di coacervazione (ovvero la formazione di un aggregato liquido da parte di particelle di soli idrofili).

Nel 1955 arrivò il primo grande successo dal punto di vista industriale della tecnologia di microincapsulazione: si brevettò un processo di coacervazione della gelatina in grado di incapsulare un pigmento. Nacque così la nota carta “autocopiante”, che abbiamo avuto modo di utilizzare sicuramente tutti nel corso della nostra vita. È facile in questo caso comprendere l’utilizzo della microincapsulazione: le microcapsule contenenti pigmento vengono appiccicate sulla superficie di un foglio e, al momento della scrittura e grazie alla pressione così esercitata, si rompono. La rottura della sottile parete di gelatina che ricopre le microcapsule permette al pigmento di liberarsi e fissarsi allo stesso tempo al foglio sottostante, copiando appunto quanto scritto.

Da questo primo grande successo della microincapsulazione si ebbe uno sviluppo esponenziale della tecnologia sia in campo alimentare che in ambito cosmetico, chimico, elettronico e farmaceutico.

Microincapsulazione: i benefici

Grazie alla microincapsulazione è possibile cambiare:

  • Colore;
  • Forma;
  • Volume;
  • Solubilità.

Ciò significa in concreto che grazie a questa tecnologia è possibile:

  • Trasformare una sostanza liquida in solida: da un liquido si può quindi ottenere una polvere con le caratteristiche del polimero usato per l’incapsulamento, dunque, la polvere viene definita pseudo-solida.
  • Ridurre la volatilità: grazie alla microincapsulazione una sostanza estremamente volatile può essere intrappolata in un sistema particellare tale da poterla conservare per lunghi periodi di tempo.
  • Modificare il volume e la densità: si possono specificamente creare microcapsule con elevato contenuto d’aria in modo da generare sostanze capaci di flottare in acqua o in aria.
  • Aumento della stabilità: poiché la microincapsulazine protegge le sostanze imprigionate dagli agenti ambientali, ciò garantisce una maggiore stabilità dei contenuti.
  • Mascheramento di odori e sapori sgradevoli
  • Ottenimento di sistemi di rilascio controllato: il controllo del sistema di rilascio dei contenuti della microcapsula, è possibile grazie ai polimeri utilizzati per la microincapsulazione stessa.

Naturalmente i polimeri utilizzati per la microincapsulazione sono diversi a seconda della finalità per la quale verranno prodotti.

MCU-20® Yamamoto®: la nuova era degli integratori

In concreto, quali benefici porta la tecnologia della microincapsulazione applicata agli integratori?

Per rispondere con chiarezza facciamo un esempio.

Grazie alla microincapsulazione MCU-20® di Yamamoto® gli amminoacidi, solitamente caratterizzati da una bassa solubilità e stabilità in acqua, possono essere resi rapidamente e completamente solubili senza formare precipitati: questo significa un assorbimento superiore allo standard in termini sia quantitativi che qualitativi.

Tale miglioria si ripercuote direttamente sulla qualità della performance del consumatore, che ottiene realmente il supporto necessario e richiesto dall'ingestione dell’integratore.

Ci sono molte altre materie prime tipiche dell'integrazione sportiva che presentano limiti di assorbimento orale: i più noti in questo senso sono la creatina, la l-carnitina e l'arginina.

Quello che perciò succede grazie alla tecnologia di microincapsulazione MCU-20® di Yamamoto® è che anche gli elementi definiti "scarsamente assorbiti" possono dimostrare la loro efficacia bypassando limiti chimici o enzimatici ambientali. 

La microincapsulazione fornisce infatti un carrier protettivo e di trasporto alle piccole microparticelle che raggiungeranno così livelli di biodisponibilità unica.

Perché scegliere MCU-20® Yamamoto®

Perché è l’unica formulazione attualmente disponibile in grado di garantirti la completa ed efficace assimilazione dei principi attivi indicati in etichetta; quindi, oltre ad offrirti realmente il 100% dei benefici, ti fa anche risparmiare!

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