Negli ultimi anni il consumo di bevande vegetali, come alternativa al latte, ha subito un rapidissimo aumento. Inizialmente, l’alternativa vegana era rappresentata dal latte di soia ma, ultimamente, gli scaffali dei supermercati sono pieni delle alternative più disparate. Il latte di avena rappresenta una di quelle.

Cos’è il latte di avena?

Il latte di avena è un derivato del cereale Avena cui abbiamo dedicato un precedente articolo.

Il latte di avena si ricava immergendo e mescolando l'avena, tagliata con acqua, poi filtrandola attraverso una garza, con l’obiettivo di separarne la componente liquida.

Naturalmente, il latte d'avena non è nutriente come l'avena intera.

Di conseguenza, il prodotto finale viene spesso arricchito con sostanze nutritive, tra cui calcio, potassio, ferro e vitamine A e D.

Il latte di avena è unico in quanto è privo di molti degli allergeni presenti in altri tipi di latte. Inoltre, contiene beta-glucani, una fibra solubile che può offrire benefici per la salute del cuore.

Vegano e senza lattosio

Il latte d'avena è un'opzione sensata per chi ha restrizioni dietetiche poiché è composto solo da avena e acqua, è vegano e privo di noci (per gli allergici), soia e lattosio. Sono disponibili sul mercato anche versioni di latte di avena certificato senza glutine per i celiaci o chi, in generale, segue una dieta priva dello stesso glutine per ragioni diverse.

Ricco di vitamine B

Il latte d'avena è spesso fortificato con vitamine del gruppo B, come la riboflavina (B2) e la vitamina B12.

Le vitamine del gruppo B sono essenziali per una salute ottimale e legate a numerosi benefici.

Ad esempio, possono aiutare a migliorare l’umore, combattere lo stress ossidativo e promuovere la salute di capelli, unghie e pelle sani, specialmente in caso di carenza nutrizionale delle stesse.

Salutare e golosa alternativa al latte vaccino: il latte di avena.

Latte di avena e colesterolo

Il latte di avena è ricco di beta-glucani, una fibra solubile con benefici per la salute del cuore.

I beta-glucani formano una sostanza gelatinosa all'interno dell'intestino: tale sostanza gelatinosa si può legare al colesterolo e ridurne l'assorbimento. Questo può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, in particolare il colesterolo LDL "cattivo", che è stato collegato a malattie cardiache.

Uno studio sugli uomini ha scoperto che bere circa 3 tazze (750 ml) di latte d'avena al giorno per 5 settimane ha ridotto il colesterolo totale nel sangue del 3% e l'LDL "cattivo" del 5% [1].

Un altro studio ha osservato che, in media, il consumo giornaliero di 3 grammi di beta-glucani di avena ha abbassato il colesterolo LDL "cattivo" nel sangue del 5-7% [2].

È interessante notare che 1 tazza (240 ml) di latte d'avena può fornire fino a 1,3 grammi di beta-glucani.

Benefici per le ossa

Il latte d'avena è spesso fortificato con calcio e vitamina D, che possono giovare alle ossa.

Il calcio è essenziale per ossa forti e sane perché è il principale minerale utilizzato per formarle. Una mancanza di calcio nella dieta può causare la cavità delle ossa e maggiori probabilità di fratturarsi o rompersi. Un adeguato intake di vitamina D è altrettanto importante, poiché aiuta l'assorbimento del calcio dal tratto digestivo. Una mancanza di vitamina D può impedire al corpo di assumere calcio sufficiente, il che può indebolire le ossa, aumentando il rischio di fratture [3]. Il latte d'avena commerciale è anche una buona fonte di vitamina B12, che è stata collegata a ossa sane e a un minor rischio di osteoporosi (ossa cave e porose).

Conclusioni

Il latte di avena rappresenta dunque una bevanda estremamente interessante. Possiamo usarlo per preparare degli overnight porridge come anche per bagnare i nostri cereali mattutini. E’ altrettanto interessante il suo utilizzo in milk-shake vegani, frullati proteici di frutta e verdura nei periodi più caldi ed estivi! In versione salata possiamo utilizzarlo per preparare delle zuppe e minestroni per accompagnare le fredde serate invernali.

Riferimenti:

[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21631511/

[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10749030/

[3] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27721637/