Resveratrolo: di cosa si tratta?

Il resveratrolo è una sostanza vegetale che fa parte del gruppo degli stilbeni appartenenti alla famiglia dei polifenoli, la cui fonte più abbondante è l’uva rossa (in particolare le sue bucce) per cui lo ritroviamo in grande quantità nel vino e nel succo d'uva ma anche nei frutti di bosco e nella pianta di polygonum cuspidatum (con una minor biodisponibilità data dal processo di fermentazione).
Molto curiosa la funzione che esplica a livello delle piante che lo "producono": nasce come un vero e proprio meccanismo di difesa nei confronti di attacchi da parte degli insetti, la luce UV, lesioni ed infezioni fungine (fitoalessina).

Dal Paradosso Francese al resveratrolo

Il resveratrolo viene scoperto nel 1992 in seguito a quel fenomeno conosciuto come Paradosso Francese un concetto basato su questi punti:

  1. in Francia il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi è molto alto
  2. la mortalità per malattie cardiovascolari risulta molto più bassa rispetto ad altri paesi con abitudini alimentari simili (come gli Stati Uniti).

Sulla base di questo paradosso si è pensato che il potenziale fattore protettivo fosse il vino rosso del quale i francesi sono grandi consumatori.
Per questa ragione e per il fatto che, nonostante il punto 1 di cui sopra si verificasse il punto 2, si è iniziato ad indagare sulle proprietà benefiche del vino arrivando alla scoperta del resveratrolo visto come nuovo fattore nutraceutico ad ampio spettro d'azione con effetti protettivi per l'organismo:

  • antimicrobico
  • neuroprotettivo
  • antinfiammatorio
  • cardioprotettivo
  • neuroprotettivo
  • azione ipoglicemizzante
  • anti-aging

Paradosso francese: ci possiamo fidare?

Perchè il resveratrolo possa manifestare i suoi effeti, la quantità di vino necessaria per arrivare ad una sua concentrazione efficace, è di gran lunga superiore alla dose di vino giornaliera consentita.

Ma il mondo della nutraceutica non poteva non considerare le potenzialità di questo interessantissimo bioflavonoide resveratrolo, considerato, fin dalla sua scoperta, un potenziale "elisir di giovinezza" tale da poter essere inserito sia come integratore che nel mondo cosmetico nella classe di elementi caratterizzanti l'anti-aging.
Ma quanto c'è di vero? Le conclusioni sono piuttosto confuse e contraddittorie per dare un vero giudizio non opinabile.
E' pur vero che le ricerche scientifiche hanno fatto emergere il potenziale del resveratrolo di attivare il gene della longevità, in alcuni ceppi di lievito, prolungando l'aspettativa di vita del 70%.
Esplica la sua funzione come se ci trovassimo in un regime di restrizione calorica attivando il gene SIRT1 ed aumentando l'attività della telomerasi; enzima che protegge i nostri cromosomi e la cui attività diminuisce durante l'invecchiamento cellulare.
Si tratta di ricerche relative ad alcune specie animali ma che si prospetterebbero di potenziale interesse anche sull'uomo e che meritano uno specifico approfondimento.

Ma allora "un buon bicchier di vino fa davvero così bene alla salute?"
La tradizione popolare ha avuto parere favorevole in un contesto di regime alimentare adeguato ed equilibrato.
Tra i meccanismi d'azione più in evidenza emerge che il resveratrolo presenti una reale attività protettiva sul sistema cardiovascolare con l'inibizione dell'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL, le proteine che trasportano il “colesterolo cattivo”) e una riduzione della formazione delle placche aterosclerotiche.
Diversi studi hanno, inoltre, dimostrato che l'assunzione di resveratrolo ha anche effetti antipertensivi grazie alla sua attività antiossidante e alla stimolazione della produzione endoteliale di ossido nitrico (NO), inibizione dell'infiammazione vascolare e prevenzione dell'aggregazione piastrinica, tanti meccanismi d'azione interessanti e non di poco rilievo.

L'effetto anti-aging del resveratrolo è ben conosciuto in ambito cutaneo dove sono presenti una serie di recettori specifici per i polifenoli ai quali il potente polifenolo si lega esplicando una serie di azioni:

  • ridurre lo stress ossidativo cutaneo
  • aumentare la produzione di collagene o MMP-1
  • agire sui fibroblasti del derma
  • ridurre il processo di foto-invecchiamento della pelle

Proprio come gli altri polifenoli, infatti, il resveratrolo è un potentissimo antiossidante in grado di ridurre lo stress ossidativo aumentando la produzione di molecole antiossidanti.

Tra le sue attività risulta evidente anche quella antinfiammatoria che esplica mediante l'attivazione di sirt1 in grado di inibire la formazione, nel nostro organismo, di una serie di fattori infiammatori tra cui l'NF-kB; un fattore di trascrizione che aumenta la produzione da parte delle cellule del sistema immunitario delle citochine pro-infiammatorie (come TNF-alfa, IL-1beta, IL-6) e della ciclossigenasi (COX-1 e 2) ossia l'enzima che trasforma l'acido arachidonico in prostaglandine e trombossani infiammatori.

Di recente, inoltre, la ricerca ha evidenziato che il resveratrolo possa essere un'interessante arma nei confronti della resistenza insulinica migliorando l'omeostasi del glucosio, proteggendo le cellule beta del pancreas, migliorando la secrezione di insulina e i disturbi metabolici conseguenti a questi squilibri.
Gli effetti indotti dal resveratrolo sono strettamente correlati alla sua capacità di aumentare l'espressione/attività di AMPK e SIRT1 nei vari tessuti di persone affette da diabete. 

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