I Giochi Paralimpici rappresentano una competizione internazionale multi-sportiva per atleti con disabilità e riflettono i più alti standard di eccellenza atletica e diversità.

L'IPC (International Paralympic Committee) conduce una revisione quadriennale di quali sport e discipline atletiche sono inclusi nei Giochi Paralimpici. Ogni sport e disciplina che richiede l'inclusione deve soddisfare specifiche condizioni minime di ammissibilità, e deve avere un livello di infrastruttura organizzativa e professionalità sufficiente per gestire e sostenere il proprio sport.

Dal punto di vista pratico, gli sport dovrebbero identificare chiaramente quali tipi di disabilità sono ammissibili e definirli in base ai codici ICF (Classificazione internazionale del funzionamento). Ad oggi, solo 10 tipi di menomazione sono stati eleggibili per lo sport paraOlimpico, in particolare, questi riguardano:

  • la compromissione della forza la capacità di movimento;
  • carenza di arti;
  • differenza di lunghezza delle gambe;
  • ipertonia;
  • atassia;
  • atetosi (malattia del sistema extrapiramidale, che si manifesta con movimenti involontari degli arti - specie dei segmenti estremi -, della faccia e della lingua);
  • bassa statura;
  • compromissione intellettiva.

Le menomazioni, a loro volta, non devono essere confuse con le condizioni di salute – paralisi celebrale, spina bifida, retinite pigmentosa -.

Lo spettro delle menomazioni può essere suddiviso in due categorie principali:

  • quelle che sono innate o presenti in età molto precoce;
  • quelle che sono state acquisite.

Gli individui che hanno acquisito la loro menomazione spesso sono stati soggetti a traumi o problemi di salute come il cancro. Un numero crescente di atleti paralimpici, inoltre, proviene da un background militare, avendo acquisito la loro menomazione mentre in "servizio attivo".

Gli individui che hanno acquisito la loro menomazione e sono stati sottoposti ad un periodo di cura ospedaliero molto probabilmente hanno già avuto una informazione all'educazione ed al supporto nutrizionale in tale circostanza, poiché le esigenze nutrizionali sono elevate immediatamente dopo il trauma (per la guarigione ottimale delle ferite), mentre altre volte possono subire una restrizione a causa di periodi di inattività.

Parte della sfida, per un nutrizionista sportivo che lavora con atleti paralimpici, può essere quella di cambiare la loro mentalità, il famoso “mindset” di cui si parla spesso, perchè è fondamentale per avere elevate prestazioni sportive. Questo può essere un sostanziale spostamento dell’attenzione nutrizionale in termini di volume, tipo e tempistica di assunzione di cibo e liquidi e, di fatto, l’intera ragione per consumare cibo.

La ricerca negli ultimi tre decenni ha prodotto una grande quantità di informazioni, che ora possono essere utilizzate a livello personalizzato per massimizzare gli adattamenti all'esercizio cronico (cioè l'allenamento) e per ottimizzare le prestazioni in un'occasione specifica (ad esempio la competizione).

L'evoluzione della scienza e della pratica della nutrizione sportiva consente ora agli atleti di sviluppare pratiche alimentari specifiche per le esigenze del loro sport e per raggiungere un fisico adatto, ridurre il rischio di malattie e lesioni e supportare le esigenze di allenamento e recupero.

Sebbene le esigenze degli sport paraolimpici possano essere uniche, la maggior parte dei principi della nutrizione sportiva che sono stati sviluppati da studi su atleti normodotati si applicano anche a queste popolazioni speciali.

Per quanto riguarda l’utilizzo di integratori, come sappiamo, c’è sempre più una prevalenza di uso di integratori nella comunità sportiva d'élite, non solo negli sport olimpici ma anche negli sport paraolimpici. Molti sono gli studi che hanno riguardato l’analisi sull’utilizzo degli integratori negli sport paraolimpici, ed in quelli di più recenti si è riscontrato un utilizzo da parte degli atleti di integratori vari dal 58 al 91% dei soggetti intervistati. In generale, i motivi per cui gli atleti assumono integratori, includono:

  • il miglioramento delle prestazioni;
  • il supporto al recupero dell'esercizio;
  • la fornitura di energia;
  • il miglioramento del sistema immunitario e della salute generale;
  • l’eventuale trattamento di un infortunio.

Sebbene gli integratori siano già ampiamente applicati negli sport paraolimpici, vi è una mancanza di informazioni su misura per le esigenze speciali di questa popolazione sportiva, unica per quanto riguarda l'applicazione corretta e specifica, i rischi ed i benefici dell'uso di integratori.

Gli integratori comuni utilizzati dagli atleti paraolimpici includono:

  • multivitaminici;
  • bevande sportive;
  • proteine e carboidrati;

ovvero una integrazione simile del tutto simile a quella adottata da atleti normodotati.

La distinzione tra “prestazioni migliorate” e “capacità fisiologica migliorata” è stata presentata come un concetto importante per gli atleti d'élite, una distinzione da comprendere anche rispetto all'efficacia degli integratori alimentari. Ci sono alcuni integratori che sono più utili per migliorare la capacità di allenamento e gli adattamenti (come la creatina), mentre ce ne sono altri per i quali la ricerca è stata limitata all'uso specifico in competizione (come i sali minerali per le performance di endurance). Inoltre, devono essere prese in considerazione situazioni in cui l'uso ripetuto di alcuni integratori può comportare una perdita di efficacia o effetti avversi, come l'equilibrio tra i potenziali benefici dell'uso di caffeina e l'impatto del sonno interrotto per tutta la durata di una nuotata o di un incontro di atletica.

Gli atleti paralimpici hanno fisiologie uniche, influenzate principalmente dal fenotipo individuale ma anche dai farmaci, dalla natura e dal grado di compromissione. Ciò significa che qualsiasi integratore alimentare ingerito con lo scopo di migliorare le prestazioni deve essere personalizzato per l'atleta, manipolando la dose, i tempi e la forma per ottimizzare i suoi potenziali effetti ergogenici.

La nuova sfida sarà formulare integratori specifici rispetto ai modelli di performance degli sport e le caratteristiche uniche degli atleti paraolimpici.

 

 

 

Bibliografia

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